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Mise en scène.
Sono passati otto anni da quando mi sono ritrovata di nuovo dietro un microfono. Non per cantare, per carità, che non ne sono capace. E poi, in famiglia i musicisti li abbiamo già. Non è il caso. Neppure per esprimere i miei pensieri, che allora non ero ancora in grado di farlo senza che mi tremasse la voce (per la verità, ogni tanto accade anche adesso, ma mi serve per ricordarmi che sono fragile). Avevo quel microfono davanti e quel fiore rosso tra i capelli perché qualcuno mi aveva di nuovo buttato su una scena da riempire, da animare di voci e di gesti. Qualcuno mi aveva dato parole a…
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Appunti di viaggio n.1 (2017)
Febbraio 2017 “Viaggio in treno. F. e D. mi accompagnano in stazione, li saluto. Bacio D. solo sulla guancia. In treno dormo male. Scopro che ha messo nello zaino sei Baci Perugina, uno al giorno. Decido che farò una foto al giorno con la frase scritta nei bigliettini dei cioccolatini. A Roma prendo il treno per Arezzo dove mi aspetta R., quello che voleva baciarmi in ascensore l’anno prima. Insieme raggiungeremo gli altri colleghi per la nostra annuale riunione di lavoro. Arriva in ritardo, ma è contento di vedermi. Durante il viaggio parliamo di naturismo e di sesso e capisco perfettamente quali idee ha nei miei confronti. Quando sono in…
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#1 Elsewhere
Ero uscita per comprare un libro di poesie. Non l’ho trovato. Ma la Poesia e la Bellezza hanno trovato me. Non ero preparata. E allora ho pianto, che non si sbaglia mai a farlo.
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Definizioni, ovvero: le parole sono importanti (cit.)
Se la mia gonna è molto corta è perché ho due gambe che mi piace guardare. Non è perché sono una puttana. Se mi siedo scomposta è perché sto comoda. Non perché sono una puttana. Se dalla mia scollatura riesci a vedere le mie tette è perché sono grandi. Ma non sono una puttana per questo. Se vedi i capezzoli dalla mia maglietta aderente è perché il reggiseno lo trovo scomodo. Non lo faccio per essere disponibile come dite lo sia una puttana. Se allargo le gambe quando mi siedo è perché non ho niente da nascondere o proteggere. Del resto lo fanno tutti gli uomini. Non sono una puttana…
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Il mare
Oggi mi sono seduta davanti al mare. Ho scoperto un luogo vicino casa che ha poche pretese e che sa regalare tanto. C’è sempre poca gente e chi ci va non ha bisogno di mostrarsi, c’è e basta. Questo luogo mi accoglie semplicemente perchè esisto. Non gli interessa sapere chi sono e come sono o perchè sono. Ho messo le cuffie e ho meditato guidata da una voce leggera e cristallina. Una voce potente e chiarificatrice che mi ha accompagnata, per un mese circa, in una passeggiata nel labirinto della creazione di me stessa. Spesso crediamo di essere per il semplice fatto che respiriamo o che siamo in grado di…
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Ci sono delle cose
Tutto è cominciato quando ho visto quella foto di mio padre di profilo, in bianco e nero, più o meno alla mia età, che mia madre aveva pubblicato commentandola con la parola “unico” accompagnata da un cuore. Quella foto e quella parola, insieme, hanno smosso lacrime che tenevo nascoste dentro, quelle stesse che, forse, mi avevano regalato l’epico mal di budella di un paio di giorni prima. Ho pensato, alle 3:40 di notte, a ciò che volesse dire mia madre di mio padre, che non è più qui da quasi 5 anni ormai, definendolo unico, a lei che ha imparato a giocare con l’amore che alla fine è un sentimento…
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Di mansarde e anni che arrivano
Da 17 giorni dormo in una mansarda, li ho contati proprio adesso e non immaginavo fossero così tanti. O almeno non pensavo fossero tanti quanti il mio numero fortunato, quello che incontro quando l’universo vuole manifestarmi il suo affetto. Li ho contati proprio stanotte che segna il giorno in cui sono scesa in questa terra, il giorno in cui l’ennesimo anno si compie e un altro si dipana con la sua ragnatela immacolata, pronta a catturare gli accadimenti del cielo. Dormo in questa mansarda in cui fa caldo e ci abitano le zanzare e qualcuno mi ha detto che così sono più vicina al cielo che tanto, ho aggiunto io,…
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#LittleBirdsOnFB_48
La notizia di oggi è che a Roma c’era lo sciopero dei mezzi pubblici e io dovevo arrivare a Tiburtina in tempo per tornare giù. L’altra è che ho iniziato a camminare con Costanza. Costanza è la donna che ho incontrato alla fermata del bus e con cui ho condiviso questa avventura Ero pronta a camminare a piedi per un’ora e mezza sotto il sole, al caldo per raggiungere Tiburtina e invece lei mi ha convinta a seguirla Ho camminato con Costanza fino al capolinea del 409 che arriva a Tiburtina, senza sapere se avremmo trovato il bus operativo Ho atteso con Costanza l’arrivo del bus Ho sperato con Costanza che…
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Messaggi dal passato – episodio 1 (2017)
30maggio2017 “Audentes fortuna iuvat” Ovvero, se l’universo ti ha dotato di una faccia di c..o l’ha fatto perché tu possa usarla, anzi osarla. Che poi è come saper dire sempre sì alla vita e sapere di essere in grado di fronteggiare anche i risvolti negativi della tua predisposizione a viverla in pieno, quella stessa vita. Ed è anche come quando pensi che di tempo per stare in pace in questa vita ne avrai quanto ne vorrai, dopo la morte. Insomma, quel che vi volevo dire è che a stare davanti a uno specchio a contemplare la propria sofferenza e i propri fallimenti e la sfortuna cronica e l’accanimento del destino…
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#LittleBirdsOnFB_47
Cronache poetiche dal supermercato: – donna sulla sessantina, mèches, viso sfatto, urla al telefono “vuoi dirmi che ho sbagliato? Eh? Dimmelo, avanti, dimmelo!!!” – padre e figlio di 5 anni circa, lui, due pacchi di merendine in mano, il bambino, un ovetto di cioccolata, lui parla al telefono con tono calmo “ce l’hai con me? Dimmi la verità? Perché non vuoi dirmelo?” – moglie e marito, giovani, la fede è ancora lucida, lei parla e chiede al marito “queste sono le misure del copridivano, ma sarà meglio prenderlo giusto o un po’ più grande?”, lui annuisce, consapevole di non aver ascoltato nulla e che quella conversazione sarà presto dimenticata –…