Pensare

Safe!

Qualche giorno fa ho partecipato ad un incontro organizzato dal nodo territoriale di NUDM di Reggio Calabria (vedi qui) e nel corso del dibattito, che è stato poco prima del 25 Novembre, è venuta fuori la necessità, da parte delle donne, di avere degli strumenti che possano aumentare il nostro senso di sicurezza, soprattutto quando ci troviamo in strada da sole. E dire che una grande mano d’aiuto la darebbe una campagna seria e fattiva di potenziamento dell’illuminazione pubblica, ma tant’è…A volte sembra che le pazze siamo noi…tutte intrappolate in questa isterica lotta contro il patriarcato. In verità, io credo che potremmo anche metterlo un attimo da parte, il patriarcato, e iniziare a parlare delle paure e delle fragilità che nutrono la crisi del maschio del nuovo millennio…visto che loro non ne vogliono parlare.

E così mi sono ricordata di un post che avevo visto sul profilo instagram di Thatsfabofficial (vedi qui), che proponeva una lista di app da scaricare sul proprio telefono e scriveva:

Questo è un post per tutte le persone che puntualmente si trovano ad avere paura la sera tornando a casa da sole, ad aver paura di prendere i mezzi pubblici, ad aver paura di andare in zone che non conoscono bene, ad aver paura persino di giorno che qualche malintenzionato possa seguirle e pedinarle fin sotto casa e che nessuno possa aiutarle e sentirle. Non potrà essere “La Soluzione”, perché affinché ci si senta davvero al sicuro va fatto un lavoro molto più ampio e vanno cambiati diversi aspetti della società in cui viviamo, ma può essere un punto di partenza per iniziare a sentirci tutti un po’ più protetti e meno abbandonati!”.

L’ho prontamente condiviso nelle mie storie e però ho pensato che queste informazioni andavano ulteriormente diffuse, come strumenti pronti da utilizzare. Sono andata a scoprire le app proposte, le ho scaricate e provate ed ecco che cosa è venuto fuori:

  • WHER

    E’ un’idea nata da una startup per rendere online mappe delle città con l’indicazione delle zone sicure, realizzata attraverso la valutazione delle varie vie ad opera dalle donne facenti parte della community. Purtroppo l’app non risulta più attiva.

    LINK al profilo Instagram qui

  • 112 WHERE ARE U

    E’ un’app di emergenza generica, potrebbe servire a tutti. Si collega ai servizi di emergenza territoriali e si può chiamare, chattare o far partire una chiamata silenziosa nel caso in cui non si possa parlare. Viene condivisa la posizione con il 112 e anche la lista dei contatti di emergenza.

    LINK per Android qui

    LINK per IOS qui

  • GUARDIAN – Safely around

    L’app è stata sviluppata da una startup di universitari catanesi e aiuta a cercare i percorsi più sicuri per gli spostamenti in città. C’è una rete di “guardiani” che veglia si di te, ovvero quei contatti a cui affidiamo il compito di controllare i nostri passi. Devo dire che questo passaggio mi ha un po’ ricordato con preoccupazione gli “Occhi” del Racconto dell’Ancella, ma sono andata avanti. Guardando le interviste a ragazze e ragazzi pubblicate sul loro profilo IG, realizzate a Catania e Milano, non c’è da stupirsi che a volte si senta la necessità di sentirsi vegliate, guardate dall’alto, da occhi amici. La visione dei video mi ha anche confermato che “ve lo ripetiamo: il catcalling non ci fa piacere e non è divertente!” è verità condivisa. L’app informa i nostri guardiani quando iniziamo e finiamo un tragitto o se si presenta un’emergenza che segnaliamo noi o che viene riconosciuta in automatico perchè magari abbiamo accelerato il passo o siamo ferme da troppo tempo. Esiste in versione free o a pagamento in abbonamento. È il concetto del “chiamami quando arrivi” che ognuna di noi mette in atto con il proprio cerchio di amicizie più strette.

    LINK al sito del progetto qui

  • 1522 Antiviolenza e Stalking

    E’ l’app ufficiale del numero antiviolenza. Si può far partire la chiamata o chattare con un’operatrice. Con un tasto della home è possibile far partire un suono d’allarme dal nostro telefono e accendere la torcia.

    LINK per Android qui

    LINK per IOS qui

  • VIOLA WALK HOME

    Offre un servizio di videochiamata, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutte coloro che vogliono essere accompagnate quando tornano a casa la sera. Nasce da Donnexstrada (vedi qui), associazione non profit che si occupa di violenza contro le donne e sicurezza in strada, tramite i punti viola e una rete associata di psicologi e avvocati. I punti viola sono luoghi individuati come sicuri perchè offrono rifugio e aiuto alle donne in difficoltà o semplicemente non tranquille e al momento sono 150 in Italia. Gli esercizi commerciali interessati possono candidarsi attraverso il sito. In Calabria sono solo due: a Rende e a Spezzano della Sila. Per prenotare una videochiamata bisogna scrivere un messaggio privato all’account IG @violawalkhome (clicca qui), un volontario risponderà confermando la prenotazione, avvierà la videochiamata e accompagnerà per tutto il tragitto, finchè non si sarà arrivate al sicuro alla meta. L’app è in fase di sviluppo e sono alla ricerca sia di persone disposte a testare la versione beta che di volontarie e volontari per il servizio di videoaccompagnamento. Magari qualcuno può candidarsi…

    LINK per sapere di più sull’app qui

E adesso? Condividiamo queste informazioni perchè a volte sapere le cose può fare la differenza. Come è accaduto a Reggio Calabria per le tre bambine di 12, 10 e 8 anni che, proprio il 25 novembre, hanno salvato la madre dall’aggressione del loro padre, ubriaco e a cui, in passato, era stato applicato un provvedimento di divieto di avvicinamento alla moglie. Le bambine hanno chiamato il 113 e quando sono arrivati i poliziotti continuavano a mostrare loro il “signal for help”: mano aperta, poi pollice chiuso, poi mano chiusa. Scintille di speranza.

Magari a te non serve sapere.

Magari ad un’altra si.

Intanto, io continuo a camminare ovunque ripetendo dentro di me, come un mantra, questa frase:

Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”. Che la rivoluzione abbia inizio. E’ tempo, ormai.

 


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