Viaggiare
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Careri
Sono stata a Careri per la prima volta nel settembre 2013, ero da sola. Avevo un lavoro serio: catalogare alcuni centri storici per la Regione Calabria. Dicevano che per poter conservare e rivitalizzare i borghi calabresi bisognava conoscerli bene, la storia, le carte, le mappe, i materiali, i paesaggi. Niente di più vero, peccato però che molti di quei borghi, nonostante quel progetto dimenticato (ho cercato in rete e non esiste più il sito), siano ancora sconosciuti e sempre più abbandonati, non solo da chi ci viveva ma anche da chi avrebbe dovuto conservarli. Già allora ero rimasta affascinata dal suo silenzio, dai suoi colori trasparenti, dal meraviglioso paesaggio che…
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E il viaggiar m’è dolce in questo mare.
Ieri pomeriggio ero seduta al posto 32, nella carrozza 3 di un treno che percorreva una metà dell’Italia, quella di giù. Un tracciato che ormai conosco bene, con le stesse fermate, lo stesso orario di partenza, la stessa stazione di arrivo. Lui che mi raggiunge al binario, prende i miei bagagli pesanti, e poi un altro tragitto in auto, fuori dalla città, attraversando campagne al buio. E poi il lago, lì immobile, e la Casa, con l’aria mossa da una coda bianca. Stesso viaggio, stesso tempo, ma emozioni sempre diverse. Questi paesaggi che attraversavo ieri, hanno visto quasi tutto di me. La gioia di arrivare, il dolore di ripartire, la…
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La Dea Madre (01/09/2015)
Non so da quanto tempo volevo farlo, ma so che rimandavo di anno in anno perchè ogni volta non era quella buona. Il mio compleanno è sempre stato un giorno controverso: felicità e malinconia che si rincorrono in modo schizofrenico. Da bambina e adolescente posso contare pochissime feste con compagni di scuola e amici, sia perchè non mi filava nessuno, sia perchè spesso il viaggio di famiglia estivo si faceva dopo ferragosto. Ricordo molti compleanni festeggiati fuori casa. Quando poi ho avuto una famiglia si faceva un pranzo tutti insieme e poi scappavo con Domenico e i bambini. Non spengo mai le candeline giuste, decido che compleanno festeggiare, in base…
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LB&Banchetto in Tour (15-31 ottobre 2021)
“Io ho bisogno di partire, torno a fine mese. Porto Banchetto con me“. E’ iniziato così questo viaggio, con una decisione che si portava dietro un bisogno vitale di nuovi spazi, di tempi senza regole e di emozioni di cui nutrirsi. Da qualche anno, ormai, ho imparato a viaggiare senza fare programmi, riducendo il bagaglio e comprando solo il biglietto di andata. Tutto il resto lo fa il caso e la vita che mi viene incontro. Ed è così che ho fatto anche questa volta, lasciando tutto e tutti, lasciando altri ad occuparsi del quotidiano e del lavoro, seguendo l’istinto, cercando l’altrove, scoprendo l’umanità ruotare intorno a me. E portandomi…
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Appunti di viaggio n.1 (2017)
Febbraio 2017 “Viaggio in treno. F. e D. mi accompagnano in stazione, li saluto. Bacio D. solo sulla guancia. In treno dormo male. Scopro che ha messo nello zaino sei Baci Perugina, uno al giorno. Decido che farò una foto al giorno con la frase scritta nei bigliettini dei cioccolatini. A Roma prendo il treno per Arezzo dove mi aspetta R., quello che voleva baciarmi in ascensore l’anno prima. Insieme raggiungeremo gli altri colleghi per la nostra annuale riunione di lavoro. Arriva in ritardo, ma è contento di vedermi. Durante il viaggio parliamo di naturismo e di sesso e capisco perfettamente quali idee ha nei miei confronti. Quando sono in…
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Di inquietudini e di capre.
Dice “Little Birds quando sei inquieta cosa fai?” “Guarda, ci sono giorni in cui mi basta ingozzarmi di pane con quella crema spalmabile alla nocciola, lo strumento del diavolo per intenderci, altri in cui devo andare alla ricerca di luoghi più selvaggi e inquieti di me”. E così ho fatto quel giorno. Ho preso la strada che conosco meglio, quella che ha un binario e il mare da un lato e la montagna dall’altro. Ho guidato senza fretta, perché l’inquietudine è affamata di tempo. Vuole panorami ampi in cui smarrirsi. Segue la ciclicità delle onde, raccoglie quello che hai dentro e lo trascina fuori sbattendolo sulle pietre. Ha bisogno di…
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Per Brancaleone Superiore
Quel giorno, tornando dalla Locride, decido di fermarmi a Brancaleone. Avevo sentito di certe cose che si stavano muovendo e volevo andare a vederle con i miei occhi. Brancaleone d’inverno è un posto fermo, è un paese che si srotola come un nastro lungo la Statale 106: il mare, le case, la ferrovia, la strada, ancora le case. Linee parallele che non so dirvi se mai si incontreranno da qualche parte. Lì c’era un altro visionario ad aspettarmi, Carmine. Sembra che io li attiri come una calamita e io sono a mia volta attirata da quello sguardo puntato in quella direzione che solo loro conoscono. Carmine è il presidente della…
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Al di qua del mare. Le torri costiere della Costa Viola – In viaggio con Barlaam – n. 4/2015
Al di qua del mare. Le torri costiere della Costa Viola* “Allarmi all’armi: la campana sona / li Turchi su calati alla marina. / Chi havi scarpi rutti si li sola / ca io mi li sulavi stamatina”. Il ricordo delle incursioni turche e barbaresche che arrivavano dal mare è sempre rimasto vivo nella nostra storia e ha spesso condizionato il rapporto con il mare delle popolazioni che si sono insediate in prossimità delle coste. Il Mare Mediterraneo, che bagnando l’estrema punta della Calabria va ad incontrare le acque del Tirreno e dello Jonio, è stato, nei secoli, strumento di opportunità di scambi e di contatti commerciali, grande via di comunicazione, ma soprattutto fonte di…
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Della Bellezza, del Vento e del Morzello – Vittorio Sgarbi, I Tesori di Catanzaro: la Città e la bellezza – 11 gennaio 2016 – Catanzaro
L’altro giorno mi dicono, “A Catanzaro arriva Vittorio Sgarbi per presentare l’ultimo suo libro e per parlare delle bellezze della città. Poi ci sarà una cena al Museo MARCA. Tu che fai?“. E io che faccio? Ci penso un attimo. Mi hanno sempre detto che Catanzaro è una città brutta, la più brutta d’Italia, ed io non la conosco bene. Ci sono stata una sola volta, in una occasione poco piacevole della mia vita, ho fatto una breve passeggiata in centro, una cena in solitaria in una trattoria e un giro in taxi per ritornare al mio alloggio. Di quella volta, però, ricordo momenti bellissimi al Parco della Biodiversità che ha…
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Con il verde degli ulivi negli occhi – In viaggio con Barlaam – n.2/2015
Un giorno mi chiamano al telefono e mi dicono: “Lo scriveresti un itinerario di viaggio per la nostra rivista? Scegli tu i luoghi da raccontare e fallo come sai fare tu”. Ecco cosa ne è venuto fuori. PS: Questa è una cosa seria, una di quelle che vanno scritte nel curriculum vitae (in formato europeo). Buona lettura. Con il verde negli occhi – Itinerario tra gli ulivi secolari alla scoperta di Cosoleto, Delianuova, Scido, Santa Cristina d’Aspromonte e Oppido Mamertina.* Subito vediamo l’enorme giardino degli ulivi che comincia a Palmi e si estende per chilometri e chilometri verso Seminara e Cittanova. Già in Puglia mi hanno impressionato gli ulivi, ma là essi formano…