Pensare

Definizioni, ovvero: le parole sono importanti (cit.)

Se la mia gonna è molto corta è perché ho due gambe che mi piace guardare. Non è perché sono una puttana.
Se mi siedo scomposta è perché sto comoda. Non perché sono una puttana.
Se dalla mia scollatura riesci a vedere le mie tette è perché sono grandi. Ma non sono una puttana per questo.
Se vedi i capezzoli dalla mia maglietta aderente è perché il reggiseno lo trovo scomodo. Non lo faccio per essere disponibile come dite lo sia una puttana.
Se allargo le gambe quando mi siedo è perché non ho niente da nascondere o proteggere. Del resto lo fanno tutti gli uomini. Non sono una puttana per questo.
Se mi piace fare l’amore e anche fare sesso è perché credo siano benedizioni dell’universo. Non è perché sono una puttana.
Se a volte mi siedo da sola in un locale e ordino da bere è perché mi piace la mia compagnia. Non sono una puttana che cerca avventure.
Se conosco donne e uomini diversi è perché l’umanità è meravigliosamente varia e la varietà è una ricchezza da celebrare. Non sono una puttana che non si accontenta.
Se nella mia borsa trovi i preservativi è perché la mia sicurezza è importante. Non vuol dire che sia una puttana sempre pronta.
Se qualcuna è pagata per fare sesso è una sex worker, non una puttana.

Tenetelo a mente. Soprattutto voi uomini, che cercate le donne libere purché non siano le vostre compagne.

E soprattutto voi donne, che siete le nostre peggiori nemiche.

E ancora di più voi che siete state chiamate puttane solo perché siete libere. Fate come me, perché di sicuro anche io sarò stata giudicata così, ieri e oggi, dagli amici e dai nemici. Arrabbiatevi per il tempo necessario e non cambiate una virgola di voi, non siete sbagliate anche se non siete certamente perfette, considerate se avete fatto del male a qualcuno e in caso chiedetegli scusa ma non comportatevi diversamente solo perché ve lo dice qualcuno. Arrabbiatevi quel tanto che basta a tirar fuori la vostra forza e lasciate andare, non siete voi ad essere strane ma accettate di poter non essere comprese ed accolte. Vi basterete o arriveranno altri a farlo.

Non sono le quote rosa ciò di cui abbiamo bisogno. Né i convegni di studi in occasione dell’8 marzo o del 25 novembre. Non abbiamo neppure bisogno del riconoscimento ex lege di uguali diritti.
Abbiamo bisogno solo del nostro coraggio e della nostra determinazione. Abbiamo bisogno di avere il coraggio di essere sante se vogliamo esserlo o le puttane che ci dite di essere.
E se non siete in grado di avere a che fare con le donne libere e intelligenti, non uccideteci o non cercate di dominarci. Semplicemente, fatevi indietro.

Nessuno vi obbliga a restarci accanto. Fatelo solo se ciò può rendere la vita più felice per tutti.

Saluti, LB

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