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LittleBirds On Tour – Pagina 17 – Non ci è dato sapere. Possiamo solo provare. Nel riflesso troveremo la pace al rovescio. E sui cieli qualcosa che ancora non abbiamo sognato.
  • Pensare,  Raccontare

    Una volta si può anche piangere

    Io, il giorno dopo il suo funerale, sono partita. E’ successo un anno fa. Avevo programmato da tempo quel viaggio e tra gli appuntamenti ce n’era uno particolarissimo: ero riuscita a trovare un posto per andare a vedere il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Lo avevo detto a mio padre e lui contentissimo mi aveva risposto, sgranando gli occhi,  “Che culo!“. Ero già stata a vederlo una volta perché, da piccola, era stato lui a portarmi e ricordo che allora non c’erano file, non c’erano prenotazioni, non c’erano controlli, non c’erano tempi di visita da rispettare. C’era solo il dipinto, a due passi dai visitatori, che quasi si sarebbe potuto…

  • facebook

    #LittleBirdsOnFB_06

    E’ dura la vita di noi donne solitarie. Non siamo single nè zitelle da compatire. Siamo donne che sanno che la compagnia è bella ma se non c’è non ne facciamo un problema: Stiamo bene con noi stesse. Eppure ispiriamo diffidenza, inneschiamo curiosità, destiamo stupore. Sedute al tavolino del bar in piazza, con uno spritz davanti, siamo oggetti da guardare. Al tavolo del ristorante, sempre che ci facciano sedere perché siamo “una”, diventiamo esseri da studiare. La nostra indipendenza destabilizza. Ci vogliono coraggio e fiducia per avvicinarsi a noi. Siamo come i pandori in busta a marchio supermercato che li compri solo se hai voglia di scoprire che gusto hanno.…

  • Viaggiare

    Acini&dolcini

    L’altro giorno mi chiama Dino e mi dice “Vieni da noi a San Marco Argentano, stiamo vendemmiando“. Ovvio che dico di si e, avendo fatto un po’ di rumore sui social, come è mia abitudine, conquisto anche un invito per caffè, dolcini e vino da Antonietta a Roggiano Gravina. Assemblo l’equipaggio di parenti (andate a leggere il post precedente, Fallimenti) e si parte verso la provincia di Cosenza. Ovviamente, guido io. Attraversiamo le Calabrie e ci scopriamo ad osservare i paesaggi sempre diversi, alcuni più puri di altri, alcuni in cerca di identità, altri prepotenti, altri ancora di una dolcezza che non ti aspetti da questa terra così arcaica ed essenziale. Arriviamo…

  • facebook

    #LittleBirdsOnFB_05

    “È una precarietà di vita che ti stronca l’aspettativa di un domani e che ti invita a non spenderti troppo adesso, tanto prima o poi qualcuno arriverà a salvarti” (L.B.) Abbiamo costruito senza regole dove abbiamo voluto. Abbiamo interpretato le leggi come abbiamo voluto. Abbiamo dato il potere di decidere e di fare a chi abbiamo voluto. Abbiamo ignorato e siamo stati assenti quando abbiamo voluto. La natura ha i suoi spazi e quando vuole se li riprende. Ma io so che lungo quell’unica strada e quell’unico binario corre, con i suoi tempi, un mondo unico di complessità senza uguali. Tra qualche settimana torno a ritrovare la Locride.

  • facebook

    #LittleBirdsOnFB_04

    Dice “Quanto sei severa con te stessa?” “Sono rigorosa con me. Sono ipercritica. Sono inflessibile. Sono spietata. Ma mi sono conquistata. Ho imparato ad amarmi e adoro viziarmi proprio come si fa con la persona amata. Riconosco dove sbaglio, ne faccio tesoro e mi concentro su ciò che non sbaglio. Forse la gente passa più tempo a contare le proprie sconfitte piuttosto che le proprie vittorie. Forse è per questo che non sono felici. Rompete le barriere e passate dall’altra parte”  

  • Pensare

    Pezzetti

    L’altra sera sono uscita con la Ragazze per una delle nostre “uscite rituali”, ovvero quelle in cui lasciamo cadere per terra (o nel mare…dipende) un pezzetto di ciò che siamo state e che non fa più parte di noi. Ne parliamo tutta la sera, lo esaminiamo, lo osserviamo dall’esterno, lo valutiamo per tutto ciò che ci ha dato e tutto ciò che ci ha preso e lo ringraziamo prima di lasciarlo andare. Ce ne liberiamo, così da far spazio ad altri pezzetti di noi che erano nascosti e che costruiranno ciò che saremo. Un po’ come perdere i denti da latte. Un po’ come cambiare la pelle. Un po’ come fa…

  • Raccontare

    Fallimenti

    Nella mia precedente vita (ovvero qualche anno fa) vivevo il fallimento come un dramma. Era un buco nero che avrebbe irrimediabilmente risucchiato e azzerato tutti gli sforzi che facevo per raggiungere la perfezione. Il fallimento mi faceva capire che non sarei mai stata perfetta nonostante tutte le energie che consumavo in questa titanica impresa. Ieri mi dannavo, piangevo, lanciavo piatti per terra, non riuscivo a respirare, oggi rido sonoramente di me stessa: mentre cado (come è successo stamane appena uscita dal bar dopo l’aperitivo con il Locrideo), mentre sbaglio, mentre mi dimentico le cose e mentre fallisco, con soddisfazione. Per esempio. L’altro giorno mi chiama Dino e mi dice “Little…

  • facebook

    #LittleBirdsOnFB_03

    “Mia cara, la nostra natura l’abbiamo tenuta nascosta per troppo tempo. Non eravamo pronte quando eravamo più giovani. Ci vuole una gran forza interiore per essere completamente libere di essere se stesse. Oppure bisogna essere pazze.”  

  • Pensare

    Io e la Calabria

    E cosa vuoi che dica il mio articolo? di cosa vuoi che io parli? Voglio che dica cosa si dovrebbe finalmente fare per far andare le cose per il verso giusto, lineare, semplice, incisiva e penetrante come sai essere tu Ognuno dovrebbe fare il proprio dovere, dagli amministratori, al cittadino, all’operatore delle società partecipate, tutti Ma c’è un problema, quanto senso di appartenenza a questa città pensiamo di avere? Quanto ci sentiamo legati alla terra in cui siamo nati e quanto ci identifichiamo con essa? Finché ci aspetteremo che la soluzione ai problemi debba arrivare dagli altri non ci potrà essere sviluppo e crescita e questo è purtroppo un problema…