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#5 Elsewhere
Salva il colore del mondo nei tuoi occhi. Salvalo per quei tempi in cui ti sarà difficile vedere. Salvalo per quando vorrai sorridere. Salvalo perché tu possa ricordare che cosa è stata la tua anima che camminava. Salvalo. E salvati.
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#4 Elsewhere
Restare, impolverati, ma restare. Con la porta aperta, così si può andare. Spostare le reti e lasciare il gradino, per accorgersi di quando si attraversa la soglia. Poi si trovano i fiori.
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Dell’Amore – Inno finale
Ciao, Amore. Oggi voglio parlare di Te. Cercherò di rendere la storia più semplice possibile, in primo luogo per me, per potermi capire meglio, e poi perché Tu sei davvero una materia semplice, come il soffio del respiro. Ti ho conosciuto che avevo 18 anni e da allora sei rimasto sempre accanto a me ad attraversare la vita, non sei stato sempre piacevole, mi hai fatto del male a volte, ma sapevo che era necessario. Non Ti sei mostrato per gradi, poco a poco, con piccoli batticuori ogni tanto o guance che si arrossavano e che subito dopo scolorivano. No, sei arrivato in tutta la Tua forza dirompente per farmi…
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#3 Elsewhere
Non ci è dato sapere. Possiamo solo provare. Nel riflesso troveremo la pace al rovescio. E sui cieli qualcosa che ancora non abbiamo sognato.
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Il cristallo
Vi siete mai domandati se ad essere quelli sbagliati siete voi? Io si e l’ultima volta è stato qualche giorno fa. Allora mi sono seduta al bancone di un pub e ho ordinato una IPA da mezzo, come avevo fatto a Genova quando qualcosa di mio era precipitato da 4 piani (leggi qui), e ho iniziato a scrivere. Vivendo me lo sono chiesto spesso. Nei momenti di crisi, percorrendo con il dito i bordi frastagliati delle rotture, quando mi sono sentita così sola da credere a quel sogno che parlava di antiche origini in altri mondi inconoscibili, in quel preciso momento in cui ho deciso di essere del colore inesistente…
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Eredità
Eredità Diverse notti fa, eravamo vicini al Natale, ho fatto un sogno che mi è rimasto dentro. La nonna G, che non ho mai conosciuto, madre di mia suocera MG, aveva invitato tutta la famiglia alla casa che avevano al mare perché voleva farci vedere come l’aveva trasformata. Ci aveva accolti nel salone, poi ci aveva portati nella sua grandissima cucina e lì aveva iniziato a preparare delle pizze fritte. Mi disse che la cucina era grande perché così poteva entrarci tanta gente. Nel frattempo mia suocera, al piano di sotto, friggeva crispelle. Io mi sono sentita parte di questa cerimonia di frittura, come se fosse l’eredità di una funzione…
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From the Past #3 (1993)
All’inizio di quest’anno, quando abbiamo fatto la ricerca dei segni di speranza, io non riuscivo a vederne in quel periodo, sapevo solo ricordare quelli che avevo detto l’anno scorso. E sapevo che non era stato Dio ad allontanarsi da me, quanto io da lui. Non riuscivo a distinguere le cose, non riuscivo a concentrarmi sulla vita che passava (sembra una frase fatta ma è vera per me). Vedevo solo le cose brutte, la stanchezza fisica, lo stress, la voglia di tornare ad essere solo figlia. Forse avevo bisogno di qualcosa che mi tirasse su, di un costante sprone e incitamento ad andare avanti. Mi aspettavo che questo dovesse venire da…
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#2 Elsewhere
My body My Choice My Life in three lines
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From the Past #2 (1993)
Le parole vorrei che sgorgassero dal mio cuore e passassero nella mia mano Potrei scrivere di mondi lontani e mai visti o di mondi sentiti con le orecchie del cuore Riuscirei a distruggere le lacrime chiudendo gli occhi e muovendo la mia mano su una superficie liscia come un foglio Forse amerei le cose della mia terra la terra e le pietre che bruciano le mani che amano le parole che accarezzano la vita del seme Ma non potrei uccidere una mosca neanche se volessi anche lei ama? Chiudo gli occhi e scrivo non so cosa e non so come però riesco ad essere sincera e a non avere rimorsi…
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Dell’Amore. Prologo
Lavavo i piatti oggi. C. era appena uscito, il gatto mi guardava e il tensioattivo scioglieva l’unto dalla padella. Ho iniziato a pensare ai miei figli, a quando sono in casa e ogni tanto spuntano in cucina, a quando F. prepara da mangiare e a quando A. si mette a fare ordine nel nostro caos, a quando parlano tra di loro e a quando io lì ci vedo la famiglia. E mi riconosco. Ho pensato che li avrei voluti accanto, che mi piacerebbe vivessero ancora con me perchè mi danno gioia. Ma so che non è così che deve essere. Ho pensato all’amore e mi sono ricordata di una cosa…