Pensare

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    Io e la Calabria

    E cosa vuoi che dica il mio articolo? di cosa vuoi che io parli? Voglio che dica cosa si dovrebbe finalmente fare per far andare le cose per il verso giusto, lineare, semplice, incisiva e penetrante come sai essere tu Ognuno dovrebbe fare il proprio dovere, dagli amministratori, al cittadino, all’operatore delle società partecipate, tutti Ma c’è un problema, quanto senso di appartenenza a questa città pensiamo di avere? Quanto ci sentiamo legati alla terra in cui siamo nati e quanto ci identifichiamo con essa? Finché ci aspetteremo che la soluzione ai problemi debba arrivare dagli altri non ci potrà essere sviluppo e crescita e questo è purtroppo un problema…

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    Conservare e cancellare

    Io penso spessissimo a questa cosa qui, ovvero al fatto che tutte le parole che scriviamo si possono cancellare o conservare. Ieri ero in un club molto esclusivo in città (…così mi dicono), aperto solo ai soci che ne fanno parte: velluti, mobili in stile, specchi, libri, un pianoforte a coda e tutto intorno un bel giardino a creare un filtro/barriera tra noi e loro. Una barriera per conservare quello che può entrare e per cancellare quello che resta fuori. Per carità…gentilissimi tutti ed educatissimi e garbatissimi e compitissimi. Ecco, issimi. Apparentemente perfetti. Insomma, non era l’ambiente ideale per me che sono notoriamente e felicemente imperfetta. E il destino si è impegnato…