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"Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica, è vera geografia" (Goethe)

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"Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica, è vera geografia" (Goethe)

tenuta tramontana

Itinerario del Gusto – Casale 1890 Tenuta Tramontana – 28 novembre 2015 – Reggio Calabria

30 Novembre 2015 by littlebirds Lascia un commento

Mi trucco e mi vesto (ho scelto un abitino maculato bianco/nero). Salgo in auto e parto. Ho prenotato un posto alla serata organizzata dalla Cantina Tramontana presso il loro ristorante: Itinerario del Gusto – Toscana-Calabria. Il posto, a Sambatello (Reggio Calabria), è splendido soprattutto per quel balcone naturale e spettacolare su cui si apre l’edificio … [Read more…]

Posted in: Mangiare&Bere Tag: Calabria, enzo cannatà, giuseppe sposito, tenuta tramontana, toscana, villa banfi

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Lorenzo Calogero, Melicuccà 28 maggio 1910-25 mar Lorenzo Calogero, Melicuccà 28 maggio 1910-25 marzo 1961

Zino...una storia d'amore
#zino #lorenzocalogero #poesia #poetry #calabria #melicuccà
#16 Elsewhere Ci  sono  sguardi  che  io  non #16 Elsewhere
Ci  sono  sguardi  che  io  non  posso  dimenticare.
E questo è un bene, perché io non voglio dimenticarti.

Sarai nel luogo dell'impossibile.
Ricorderò qualcosa che è accaduta in un tempo, con giorni costruiti dal desiderio e dal sogno.
Sarai nel sublime che appare tra l'inferno e il paradiso e nell'orizzonte tra il cielo e la terra.
Lì ti ritroverò, sarai nel sogno che tutto disegna e resta nel tempo dell'attimo in cui apri gli occhi al giorno che viene.
Sarai forma di futuro che non è dato conoscere.
Sarai nel luogo magico ed eterno della possibilità.
Sarai in me, nei giorni che verranno.
Ed è lì che troverai riposo quando verrò a trovarti bussando nei tuoi sogni.

Oppure sarà un'altra storia.

(Scritta per Fabio il 18/04/2022 e dedicata a lui oggi che fu un anno che mi baciò)
Padri. Che cosa è il Padre? Me lo chiedo oggi, ch Padri.
Che cosa è il Padre?
Me lo chiedo oggi, che ne ho incontrati diversi.

E' domenica oggi ed è il 19 marzo. Ho deciso che gli avrei portato una rosa rossa e che lo avrei fatto per ogni anno a venire, perché mai lo avevo fatto. Ho preso la strada per il Lotto n. 4 e ho messo una rosa rossa sulla tomba di mio padre. Era la seconda in otto anni. Pensavo che mi bastasse ricordarlo e pensarlo, ma le nostre vite umane hanno bisogno di riti e di simboli, e i fiori sono nati per questo.

[continua a leggere su www.littlebirdsontour.com link in bio e nelle storie]
Ho fatto un sogno. Ero in partenza per qualche lu Ho fatto un sogno.

Ero in partenza per qualche luogo e riempivo il mio zaino verde, come ho fatto tante volte in questo ultimo anno. Avevo messo dentro vestiti a caso, che non erano quelle le cose importanti da portarsi dietro. Sono uscita dalla mia camera e ho chiuso la porta, così che il gatto non avrebbe potuto attaccare la lana della coperta arrivata quasi al termine dei suoi giri quadrati. La mia prima e unica coperta per due. Ho percorso il corridoio, l'ingresso e finalmente sono uscita.

Fuori casa non c'era la solita via, ma un fiume che avrei dovuto risalire per trovarne la fonte. Questa era la ragione del viaggio. Era tutto un po' confuso, il fiume c'era ma era come se non ci fosse, come se non riuscissi a vederlo, come se non fossi capace di metterlo a fuoco. E se non vedi una cosa come fai a credere che esista? Come si fa a seguire il corso di un fiume che sembra svanire ad ogni passo? Ero da sola, con lo zaino sulle spalle, che provavo a camminargli accanto. Sola come in tanti viaggi già fatti, tra le strade reali e quelle interiori. Mi sforzavo di vedere, di camminare senza punti di riferimento e l'unica certezza che avevo era quella di dover andare avanti. Mi dicevo che prima o poi avrei visto e che sarei arrivata alla fonte, perché dentro di me la Fede aveva già disegnato la strada e il panorama che avrei visto una volta arrivata in cima: colline verdissime, un lago immobile, piante di rose, alberi di mele e campi di girasoli e pappagalli a volare tutto intorno.

Ero sempre più affaticata dal peso di non vedere, che lottava contro la certezza che avrei visto, prima o poi. Come due cavalieri con le spade sguainate in una lotta pari e senza fine. A un certo punto mi sono voltata indietro e l'ho visto davanti a me, sorridente e bello come sa essere quando vuole. Mi stava seguendo da un po', ma non me ne ero accorta perché sa osservare senza essere visto.
[Continua nei commenti o su www.littlebirdsontour.com]
“Erano le 6:49 della mattina del primo gennaio 2 “Erano le 6:49 della mattina del primo gennaio 2022 e io avevo appena aperto gli occhi sul nuovo anno. La sera prima avevamo brindato a distanza, ognuno per conto suo in casa o dalle stanze dell’isolamento per non contagiare gli altri. Eravamo insieme online, in video call. Avevo mandato il link a tutti perché ci fossimo lo stesso, perché stessimo insieme, perché ci si percepisse. L’ho fatto per chi avrebbe sentito di più la mancanza di un incontro fisico, perché si potesse continuare a credere che le distanze non sono nulla e la vicinanza è la ricchezza. E insomma, in quella mattina di questo anno appena iniziato, al secondo giorno di un isolamento che avevo deciso di affrontare con grande spirito di rinnovamento interiore, proprio mentre lasciavo la notte per il giorno, proprio in quell’attimo in cui si ha un piede nel sogno mentre l’altro non ha ancora toccato la terra della realtà, ecco, proprio in quel preciso istante in cui si può essere tutto e diventare niente improvvisamente, quando le tue azioni nelle storie sono governate dall’assenza di regole e dalle infinite possibilità, ho sentito una voce dirmi ‘Non si può fermare ciò che il vento sceglie'”
(LB, 24/01/2022)
Queste parole sono rimaste chiuse in una bozza, qui, ad aspettare con pazienza che passasse un anno prima di provare il piacere di essere formattate ancora. Mentre quella frase, invece, non ha aspettato un attimo ad invadermi la vita, come una raffica che ti entra dentro i capelli e non la portano via né la spazzola né il balsamo districante. E così è finita che è rimasta con me per un anno intero, a ripetersi nella mente in modo così ostinato, senza che io sapessi che cosa volesse dirmi, e ancora adesso non lo so bene. Forse ero io la fortunata scelta dal vento che nessuno può fermare? Oppure eravamo noi, ad essere stati scelti, senza che nessuno ci chiedesse il permesso di farlo peraltro, e che ci trovavamo adesso, a forza, costretti a infilarci in quel corridoio di aria mossa che agita le anime, le asciuga dai pianti e porta via i pelucchi lasciati dai maglioni passati e infeltriti?

Continua su www.littlebirdsontour.com - link in bio
#14 elsewhere Sono. Ho conosciuto l'Amore Vero. #14 elsewhere

Sono.

Ho conosciuto l'Amore Vero.
Quello ricevuto e quello dato.
Ho vissuto.
Ho generato.
Ho creato.
Ho sbagliato.
Ho mentito, troppo, e ho detto la verità, troppa.
Ho svelato il mio corpo.
Ho ascoltato le storie delle anime.
Ho avuto Fede.
Ho esplorato la libertà.
Ho imparato ad aspettare. E  digiunare.
Ho accettato il vento.
Ho amato e sono stata amata.

Ho vissuto. E ancora potrei vivere.
Aspetto il giorno per tornare polvere.
Come fu ogni volta.

Adesso è il tempo delle stelle.
#2 StreetPoetry – Accade. Cammino per strada e a #2 StreetPoetry – Accade.
Cammino per strada e accade.

Accade che, l'altro giorno, incontro una donna dagli occhi trasparenti come un cristallo di un celeste consumato, che si chiama Arianna. Mi ha detto molte cose e anche di continuare a leggere e a sorridere.

Accade che, il 13 febbraio, metto piede a Milano e mi rubano il portafoglio mentre aspetto la metro. Dentro c'erano soldi, spero siano stati usati per cose buone, almeno, carte e documenti. Gli strumenti della nostra identità in questo mondo. Me ne accorgo quando arrivo in hotel, che ormai è mezzanotte, e poi sento il ragazzo alla reception dirmi "Mi dispiace, ma senza documento non può stare. Per me può andare in questura e ci vediamo domani mattina dalle 6 in poi". E però io non ho soldi per un taxi né per nient'altro. Alla fine riesco a risolvere l'affare documento e posso chiudermi in stanza a piangere e a sentirmi una cretina, oltre che a bloccare le carte e a parlare al telefono con chi mi ama. La mattina reagisco: sto a Milano senza soldi e vediamo che accade. Apro le mani per ricevere l'ennesima lezione e la vita che viene. Reagisco: il biglietto del ritorno è già pagato, l'hotel pure, la colazione è abbondante, il pranzo è compreso nella cerimonia di premiazione a cui devo partecipare e, in ogni caso, so digiunare, mi faccio prestare i soldi per la metro. Aspetto quello che viene. E quando mi affido all'incerto, scopro che me la cavo. Infatti poi è accaduto che ho incontrato un caro amico di giù che ha sostenuto il mio stare in attesa del qualcosa che serve.

Accade che, invece di restare sul treno del ritorno verso giù, mi fermo a Roma e impano cotolette di pollo per Figlio n.3. E poi colui che amo mi viene a prendere e viviamo giorni bellissimi, nel silenzio, nel verde e nel blu. Poi accade che torniamo e distanze ci dividono.

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"Ieri ho incontrato S., capelli neri raccolti in u "Ieri ho incontrato S., capelli neri raccolti in una coda, un maglione fucsia, leggins neri, un marsupio e un bambino in braccio. L., biondo e sorridente.
Erano all'uscita del supermercato e lei mi ha chiesto di comprarle qualcosa da mangiare, che sono in quattro e alle due bambine grandi piacciono le cotolette di pollo..."
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There is a moon in my margarita #margarita #cockta There is a moon in my margarita #margarita #cocktail #tequila #drink #lbhome
12/12/2022 - 02:21 "Sai, in questi tempi di attes 12/12/2022 - 02:21

"Sai, in questi tempi di attesa penso molto.
A volte mi chiedo come sarebbe stata la nostra vita se ci fossimo conosciuti molto tempo fa, molto tempo prima. Immagino come sarebbe la nostra vita. Magari avremmo girato il mondo per seguire le tue foto e io chissà che cosa facevo. Sicuramente adesso saprei sciare, saprei arrampicarmi, saprei pagaiare. E saprei tante altre mille cose. Saprei dare il giusto valore alle cose.
E anche tu ne sapresti altre, crederesti agli Unicorni, per esempio, ciecamente. Crederesti in un mondo colorato, libero e felice. Avresti imparato che, sulla bilancia, il bello pesa due volte più del brutto.

E poi mi chiedo, invece, se era necessario che attraversassimo le nostre vite prima di incontrarci. Se era necessario che ognuno dei due si portasse dietro il proprio passato, con le cose belle e le cose brutte. Se era necessario che ognuno dei due provasse la morte dell'anima per poter poi capire che cos'è invece la vita dell'anima.

Eppure noi siamo.

Io sono nelle radici bianche che camminano dentro l'acqua delle piante in una stanza, io sono un respiro confuso tra gli acari di un cuscino, sono in un capello imprigionato in uno scarico. Io sono nelle stelle cercate in un cielo, sono in un vento che muove le foglie in un giardino.
Tu sei una spilla da balia attaccata ad un vestito, sei nella maglia di una coperta, linea dopo linea, sei nei mobili di pietra, nella macchia di caffè lavata nel prossimo bucato, nei lati di una pietra limata. Sei nel pensiero costante. Sei il mio sguardo che si posa sulle cose del giorno.

Ma la notte riprendo i miei occhi e ti guardo. E allora siamo. Nelle ore invisibili del buio, siamo nelle cose nascoste, che continuano ad esistere."
"Quella a sinistra sono io un anno fa, la sera pri "Quella a sinistra sono io un anno fa, la sera prima di impastare e friggere le Crispelle dei Canale.
Mentre quella a destra sono sempre io, oggi, ma senza essere più io e senza odore di fritto nei capelli.
Ho cinque chili in meno e tutta una serie di consapevolezze  in più, che riempiono buchi arcaici."
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Io vi parlo di un amore che non ha tempo e luogo. Io vi parlo di un amore che non ha tempo e luogo.

Di un amore che scarnifica e lascia le ossa scoperte.

Di un amore che ti sa uccidere e ti regala il nulla di essere.

Io vi parlo di un amore che travolge le esistenze terrene e costruisce mondi impossibili.

Io vi parlo dell'unico amore possibile.

Vi parlo dell'amore che va aspettato.
#2 Ellys&Louis – Il guardaroba. Ho fatto il camb #2 Ellys&Louis – Il guardaroba.
Ho fatto il cambio del guardaroba oggi.
Ho riempito uno scatolone di vestiti da dare via perché non mi entrano più. No, non sono ingrassata, anzi, sono dimagrita. È che la mia anima non ci sta più bene dentro. Fanno parte di una storia che non è più mia, che mi sta troppo larga, è troppo piena di cose materiali che non mi appartengono più.
No, non la dimentico la mia storia, è solo che ha fatto il suo tempo. È servita quando era necessaria, e oggi non lo è più. Sono dimagrita e ho perso parte del grasso che mi avvolgeva, per proteggermi. Ma quella carne in più mi rendeva appetibile e nutriva il mio bisogno di essere approvata, amata, capita, riconosciuta, vista dagli occhi del mondo.
Ho iniziato a dimagrire quando ho conosciuto Louis e tutto è stato messo in discussione, me per prima e poi le mie convinzioni, i miei sentimenti, il mio modo di essere, le mie scelte.
Il mio corpo, che tutto sa, ha reagito lasciando andare ciò che non serviva. E finalmente, per la prima volta nella mia vita, mi sono sentita veramente libera e ho potuto perdere tutto ciò che avevo accumulato in questa vita vissuta.
Insieme ai vestiti e alla carne sono andate via anche le paure, le insicurezze che mi portavo dietro da quando ero bambina e non avevo ancora avuto il coraggio di lasciar andare. È andato via il bisogno di essere indispensabile, necessaria agli altri. Il bisogno di dire sempre. La necessità di essere ovunque. È andata via l’ossessione di iniziare mille cose per dimostrare di essere brava in tutto e per riempire i vuoti che avevo dentro. È andato via il mio bisogno di conquistare gli altri per essere sempre nei pensieri. Ho rinunciato alla mia immagine.
Sono rimasta io, salda e serena nella perdita. Ma ho guadagnato la libertà di amare con tutta me stessa chi mi ha spogliato di me.
[continua nei commenti]
Sfido il destino. Nei recessi più neri del buio c Sfido il destino.
Nei recessi più neri del buio cerco la chiave per entrare nella realtà del mondo.
Affronto le notti a piedi scalzi e ad ogni passo cadono via pezzi di pelle consumata.
Sfido il destino già scritto per sentire la vita che avanza.
I sogni più dolci sono l'antipasto delle continue morti che generano il vuoto in cui ricomporsi.
Sfido il destino e non ho alcuna certezza di vittoria.
ULTIMO APPELLO! Di seguito pubblichiamo un elenco ULTIMO APPELLO!
Di seguito pubblichiamo un elenco delle modalità per sostenere il nostro progetto "Alla Ricerca di Anna":
- puoi DONARE il tuo contributo libero, tramite la piattaforma Produzioni Dal Basso
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https://www.produzionidalbasso.com/project/alla-ricerca-di-anna/ #produzionidalbasso #crowdfunding #marseille #1940 #ipnosiregressiva
Per Valentina. “Amor che move il sole e l’alt Per Valentina.

“Amor che move il sole e l’altre stelle”
Lo abbiamo sentito dire a scuola, mentre studiavamo il Paradiso di Dante. Arrivava a noi da tempi lontani eppure ci toccava nel profondo, forse anche senza accorgercene, perché alle donne è richiesto di agire nelle forme dell’amore e ci è stato scritto dentro.
Ma è veramente l’amore il motore del mondo? Forse oggi ci sembra così difficile continuare a pensarlo o a riconoscerlo come forza potente che tutto può.
Eppure io credo che sia ancora così, che sia la nostra unica e ultima àncora per la salvezza di questo mondo così sporcato dalla nostra spazzatura, dai resti che gettiamo mentre consumiamo la nostra vita.
Io vi parlo dell’amore universale, quello che lega me ai miei figli, a mia madre, alle mie amiche, all’uomo che amo, al mio gatto, alle mie piante, a colei e colui che incontro e che mi guardano sperando di trovare una mano da stringere e due occhi che capiscano senza bisogno di parole.

“Avevo voglia di voler bene a qualcuno e allora ti ho chiamato” è una frase che ci ha insegnato ieri, a me e Tiziana, Valentina, una grande donna dalle mani morbide e calde, dagli occhi puri e dal cuore pieno di amore. Che è così pieno perché la vita l’ha messa nel corpo di un uomo e non è facile poter amare liberamente, cosi. Lei ha conservato tutto l’amore di cui è capace, lo ha risparmiato, lo ha messo da parte per tempi migliori.
Noi abbiamo preso nota delle sue parole, mentre ci stringeva forte le mani, per non dimenticarle. Per ricordarci sempre che più amiamo e più riceviamo amore, anche se può non accadere subito. Anche se può non accadere in questa vita.
Non dimenticate mai di amare, non smettete mai di farlo, amichE mie, che l’universo vi benedirà. Fatelo anche se vi sembrerà di sprecare il tempo, anche se vedrete il vostro amore rimbalzare sul muro. Abbiate pazienza. Fidatevi dell’amore. Abbiate pazienza. Aspettate.
Credetemi.

Raccontiamo, a noi stesse e alle altrE, il sacrificio più grande che abbiamo fatto per Amore. Che ogni sacrificio è fatto per rendere sacro il gesto, la rinuncia, la follia, il desiderio. Ricordiamoci di che cosa siamo capaci.

Non c’è un’altra strada per vivere la vita.
Credetemi.
Buongiorno! Inizia l'ultimo mese di raccolta fondi Buongiorno!
Inizia l'ultimo mese di raccolta fondi e il conto alla rovescia per il viaggio "Alla ricerca di Anna", che ci porterà a Marsiglia nella seconda metà di ottobre... ci vede impazienti.
I primi sostenitori hanno già iniziato a ricevere i contenuti speciali con cui saranno aggiornati, in tempo reale, sul procedere della ricerca e poi del viaggio vero e proprio.
Studiamo, cerchiamo, disegnamo, elaboriamo, pensiamo, prepariamo i bagagli... immaginiamo i sogni.

C'è ancora qualche settimana per partire con noi...
Seguici qui https://www.produzionidalbasso.com/project/alla-ricerca-di-anna/
#12 elsewhere Cercai la libertà in ogni luogo e i #12 elsewhere
Cercai la libertà in ogni luogo e in ogni storia.
La cercai nei corpi e nei paesaggi.
Volli cercarla bagnandomi nella materia della terra. 
Pensai di averla trovata, con i capelli pieni di vento.

Un giorno, ho scelto di non essere libera.
Sono entrata con i miei piedi nello spazio chiuso da pareti nuove, da cui non uscirò.

Scelsi di non essere libera e la libertà arrivò. 

Alienor
Il messaggio che mi aveva mandato diceva solo “A Il messaggio che mi aveva mandato diceva solo “Arrivata al km 143 della Statale troverai un incrocio, fai attenzione che non è molto visibile. Gira a destra e prosegui per circa 4 km, la strada è sterrata, ma buona. Quando arrivi al cancello chiamami, che vengo ad aprirti”. Anche al telefono, quando lo avevo chiamato per proporgli l'incarico, non mi era sembrato un tipo di molte parole, usava solo quelle necessarie.
È iniziato così il nostro incontro, qualche giorno fa. Due giorni interi a raccontarci storie, confrontarci sulle ipotesi... elencando ogni indizio, facendo calcoli, svolgendo teorie, scegliendo strade. Ma questi dettagli li sveleremo solo in viaggio, alla compagine di svitati sostenitori che deciderà di volare con noi a bordo di un sogno.
L'immagine che vedete non è solo un esercizio di "camouflage investigativo"... Siamo immersi letteralmente tra gli oggetti, i colori, i profumi di un gigantesco bazar a cielo aperto, a cercare un tizio con la pipa di schiuma e con lui qualche indizio per l'Altrove. Ci sentiamo osservati, giudicati, indagati da chi ci ritiene folli solo perché ci nutriamo... di sana follia!
Manca poco alla partenza e noi stiamo preparando i bagagli.
Sostenete la nostra avventura "Alla ricerca di Anna" e partirete insieme a noi verso l'Altrove!
Alienor e Louis
Per scoprire la nostra storia e sostenere la nostra avventura segui il link in bio photo © 2022 Fabio Barbieri - Louis Dovet#viaggio #avventura #ipnosiregressiva #littlebirds #louisdovet #marsiglia #marseille #blackandwhitephotography #blackandwhite
Come le piante, che ne tagli un pezzo, lo metti ne Come le piante, che ne tagli un pezzo, lo metti nell'acqua e aspetti.
Che ogni giorno ti assicuri che la luce sia sufficiente, che l'aria sia pulita, che non manchi l'acqua e che sia fresca e limpida.
Che se hai prestato la tua cura, se con costanza hai guardato in controluce, attraverso l'acqua, ecco che un giorno vedi dei piccoli fili bianchi nascere dal fusto, vedi le sottili radici che iniziano ad assaggiare la nuova acqua che si trovano intorno.
Che giorno dopo giorno, quelle radici si spingono sempre più oltre, ad esplorare il nuovo ambiente che permette loro la vita, la nuova.
Che la pianta è sempre quella, viene dallo stesso passato di quella da cui è stata tagliata e che lei resta lì, in quel posto di prima, a continuare la sua vita. O forse ad esaurirla.
Come le piante che prendono il colore dalla nuova luce, dalla nuova aria, dalla nuova cura.
Che imparano a conoscere, ad assaggiare, a trasformare, a prendere il nutrimento.
Che potrebbe anche non piacere. Che forse alla pianta Madre non sarebbe piaciuto.
Che la nuova pianta è un taglio. Nasce da un taglio.
Che la pianta Madre ha rinunciato a un pezzo di sé, a una parte di sé. Che ha accettato di essere tagliata per dare vita ad un'altra.
Come le piante, che un giorno quelle sottili radici bianche diventano forti e sicure e potrai coprirle di terra. Non più liquido trasparente ad avvolgerle, ma terra solida in cui spingersi, in cui crescere, in cui diventare stabili, da cui tendere verso la luce del cielo.
Come le piante.

Così io.
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https://www.youtube.com/watch?v=KaN2QhUfvLM&t=36s

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