LittleBirds On Tour

Non ci è dato sapere. Possiamo solo provare. Nel riflesso troveremo la pace al rovescio. E sui cieli qualcosa che ancora non abbiamo sognato.

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6 Luglio 2023 /

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Il Banchetto della Felicità di LittleBirds

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Il bagaglio comincia a prendere forma. Le buste si

Il bagaglio comincia a prendere forma. Le buste si riempiono.
Questa è la mia attrezzatura, per un'esperienza di viaggio che non ho mai fatto.
Una tenda, sacco a pelo, fornello per il caffè. Zucchero, pasti pronti, stoviglie da campo. Non so se sarò in grado, ma ho intenzione di divertirmi mentre proverò a scoprirlo.
Controllate se manca qualcosa, mentre io adesso penserò ai vestiti da mettere in valigia.

Se vuoi ospitare me e Banchetto nella tua città, nella tua casa, nel tuo giardino, nel tuo locale preferito, nella tua libreria, scrivimi! Le prime proposte stanno arrivando e sono molto felice di ciò.

Puoi aiutare Banchetto della Felicità Tour 2023 su PayPal Raccolta Fondi? Per la tua donazione riceverai un messaggio dall'Universo https://www.paypal.com/pools/c/8Y566cV8G0

#viaggio #ilbanchettodellafelicità

Controllo Banchetto, fatto! ✅ Lavagne varie ✅

Controllo Banchetto, fatto!
✅ Lavagne varie
✅ Tovagliette di corredi non miei
✅ Luci e lucette
✅ Scatola con biglietti
✅ Messaggi dall'Universo
✅ Sgabelli
✅ Vassoio/tavolino
✅ Porcellunicorno
✅ Ostinazione, sorrisi, abbracci, fiducia

Se vuoi ospitare me e Banchetto nella tua città, nella tua casa, nel tuo giardino, nel tuo locale preferito, nella tua libreria, scrivimi!

Puoi aiutare Banchetto della Felicità Tour 2023 su PayPal Raccolta Fondi? Per la tua donazione riceverai un messaggio dall'Universo https://www.paypal.com/pools/c/8Y566cV8G0
Link in bio

#viaggio #ilbanchettodellafelicitadilb #felicità #artistidistrada

Mentre scrivevo al meccanico per prendere accordi

Mentre scrivevo al meccanico per prendere accordi per lasciare l'auto da riparare, immaginavo questo pensiero che dovevo scrivervi per condividere con voi l'inizio di un nuovo viaggio con il Banchetto della Felicità. Ho pensato alle parole da scrivervi per chiedervi un aiuto per realizzarlo, per ricevere ospitalità, consigli su dove andare, chiamate a cui rispondere. Ho pensato alla strada che immagino di percorrere, guidando fino a Roma con uno dei miei figli e poi da sola non so dove, sapendo che il viaggio più lungo che io abbia fatto alla guida è stato per raggiungere Aliano quest'anno. Ho visto le autostrade larghe e le strade tortuose di campagna. Campeggi, ostelli. Ho visto me che preparo il caffè sul fornello da campo. Ho già qualche luogo in mente in cui andare, ma non ho alcuna certezza di niente.

Ottobre è mese di viaggi per me: nel 2021 il primo viaggio in treno e tamponi con Banchetto, nel 2022 a Marsiglia con Louis Dovet, alla Ricerca di Anna. Viaggi trasformativi. Molto impegnativi entrambi, per aspetti diversi. Ho pensato all'assurda idea che ho nel credere alla Resistenza della Felicità e a portarla in strada. E l'auto che deve essere ancora riparata. Ho pensato ai soldi che spenderò per questo viaggio senza certezze.
Ho pensato a questa totale incertezza che caratterizza questo mio andare futuro. E ho provato terrore. Il panico mi ha invasa, come non faceva da tempo. La sensazione di precipitare dentro un cunicolo e non poterti aggrappare a nulla. "Terror panico, Terror panico", continuavo a dirmi nella mente, assecondando la caduta nel buio... Poi, a un certo punto, ti ritrovi seduta sul fondo, perché tutti i cunicoli lo hanno. La luce in alto la vedi lassù e vedi di quanti metri sei scesa giù, vedi quanto spazio hai concesso alla tua paura. Allora puoi scavare un'altra galleria, magari più in fondo, e uscire da un'altra parte, da un'altra luce.
So che avrò molta paura, durante questo viaggio che sto per fare, so che potrei essere tentata mille volte ti interromperlo e tornare a casa, so che ne sarei capace. So che avrò paura di fare tutto questo da sola. [Continua nei commenti]

"Qualche giorno fa sono stata al mercato, che dove

"Qualche giorno fa sono stata al mercato, che dovevo comprare della lana per una nuova coperta. Avevo bisogno di colori luminosi, chiari, i più adatti per le persone a cui la regalerò. Sarà grande e piena di righe. Linee concentriche, cicliche e circolari, come la vita. Ma sarà un quadrato. Pioveva una leggera pioggia, una di quelle di settembre, e stavano smontando le bancarelle, si doveva tornare a casa. Io camminavo dentro il mio ombrello a pois e avevo la sportina di rete piena di gomitoli. "Che bella quella borsa, brava che non usi le buste di plastica!", così mi dicono quando la vedono. A qualcuno, invece, quella lì non era mai piaciuta: troppo femmina, troppo gaia, troppo fucsia, troppo tutto.
Davanti a me camminavano un padre, piuttosto in carne, scuro in viso e nell'animo, e una figlia che avrà avuto cinque o sei anni, piccola, magrolina, biondolina. Due opposti. Lei indossava un giubbino. Ai primi freschi si sa che la mamma ti fa mettere sempre un giubbino di jeans, quando esci. Il padre parlava al telefono, animatamente, perché era successo che non erano riusciti a incontrarsi con il resto del gruppo. Incolpava la moglie che gli aveva dato dei riferimenti sbagliati."

continua a leggere su www.litlbirdsontour.com link in bio e nelle storie
Grazie!

Domenica sono stata a GAYA - Mondo di Unione, che

Domenica sono stata a GAYA - Mondo di Unione, che Claudio aveva organizzato una raccolta di fichi.
Non ero mai stata lì ed ho scoperto un posto bellissimo, con casette triangolari che si possono affittare per dormire sotto il cielo che si vede tra gli ulivi. Insieme a tante altre storie che si possono imparare stando lì.
Mi sono ritrovata a pranzo con amici e poi, tra punture di insetti e prurito da lattice, guariti con un ottimo unguento all'iperico che avevo comprato al Kalabria Eco Fest, ho riempito la mia cassetta con i fichi regalati. Come i regali che sanno fare le piante. Ne ho mangiati un sacco, mentre li raccoglievo, arrampicata sulla scala, provando a salire sui rami, con insuccesso totale. Erano belli, succosi e tiepidi e freschi.

Ho ringraziato: Paolo, per aver condiviso i frutti del suo giardino; Claudio, per averci invitato a sperimentare gratudine e condivisione; Marina, per avermi avvertito ogni volta che sbagliavo strada; gli alberi di fico, per i regali dei frutti.

Adesso il raccolto è stato trasformato in una torta per gli ospiti di Casa Canale Rooms&Breakfast e in tanti vasetti di confettura che avranno una storia da raccontare ad ogni fetta di pane incontrata.
@kalabriaecofest @monkeyoga_ @gaya_mondo_di_unione @casa_canale

Ho appena finito di leggere "Dieci donne" di Marce

Ho appena finito di leggere "Dieci donne" di Marcela Serrano. Della stessa autrice avevo letto "L'albergo delle donne tristi" e ne avevo parlato con N. che lo aveva poi letto a sua volta. Rimasta entusiasta mi ha consigliato la lettura di questo, che lei aveva trovato per caso durante l'attesa in un aeroporto.
Il libro raccoglie le storie di nove pazienti e della loro psicologa, invitate da lei a riunirsi tutte in un luogo perché si raccontassero, le une alle altre. Il libro è scritto bene, si legge velocemente, le storie sono universali. Non dico che siano raccontate "tipologie" di donne, perché non è questo. Ma è come se tutte le storie del femminile ci appartenessero, come se potessimo dire "Ah, è capitato anche a un'altra" oppure "Ah, anche lei si è sentita così". Questo intendo quando parlo di universalità delle storie femminili.
E si scopre che il raccontare guarisce, cura sé stesse, ma anche le altre.
Ho avuto la necessità di raccontarmi molte volte, soprattutto in questi ultimi, vicinissimi anni. Alle amiche, a chi mi era accanto, ai terapeuti. A me stessa, in primo luogo. E continuo a farlo scrivendomi e raccontando le storie che mi accadono, le vite che mi passano accanto e quelle che si fermano.
Bisognerebbe trovare il modo di raccontarsi. Le altre potranno ascoltare il dono del racconto, dell'aprire una vita e come tale dovrà essere custodito, nei silenzi. E accolto senza giudizio e senza pensare che noi avremmo fatto meglio, che noi saremmo stare più furbe o più intelligenti. O più stupide, più ingenue, più buone. No. Noi siamo chi siamo e siamo tutte quante insieme.
Il corpo femminino è uno.

LB

Il libro
Dieci donne, Marcela Serrano, 2011, ed. Feltrinelli, 2022

Ho spento una candelina senza numero. È stata una

Ho spento una candelina senza numero.
È stata una serata magica.
Ho aperto il primo regalo, era la melagrana di Persefone.
Ho visto la Madonna portata in processione davanti al mare e a noi, libere donne in libera spiaggia. Ha reso sacro il nostro incontrarci lì, ieri e ogni volta che lo facciamo.
Ho festeggiato, mangiato e bevuto con 12 donne, sedute ad una tavola rotonda, sulla terra.
Ho sentito tutto l'amore. Passa attraverso tutte noi. Dobbiamo tenerci per mano più spesso, così ci scambiamo anche tutta la nostra forza. Il nostro potere. Che non useremo per attaccare e offendere, ma per trasformare, anche la paura.
Ho ricevuto in dono collane e orecchini, pendenti, preziosi perché creati da mani che conosco.
Ho visto la luna splendente. Tutto l'universo sembrava essersi vestito a festa.
È stata la nostra festa e delle mani che hanno creato: cibi, parole, gioielli, pacchetti, spazio. Scopriamo di più le nostre mani, costruiamo, intrecciamo fili, 'mbuttuniamu melanzane.
La Donna Terra e la Donna Fuoco sono venute a trovarmi, da lontano, nella mia casa di Acqua e di Aria. Abbiamo scritto un triangolo di cura.
Ho ricevuto una poesia, diceva:
"Che tu sia sempre
così,
come sei,
Calda pioggia di dolcezza
e fuoco
nel cuore
Che tu sia,
semplicemente,
i capelli al vento
e lo sguardo pulito"
(K.Iribarren)
Ho mangiato una pizza con i miei figli e mi sono addormentata mentre guardavo un film sul divano.
Ho ricevuto tante bene-dizioni. Me lo merito? Si.
Impariamo a riconoscere il nostro valore e la nostra forza. Amiamoci, prima di tutti, se vogliamo essere amati.

Grazie
LB

Ecco il mio racconto del viaggio con il Banchetto

Ecco il mio racconto del viaggio con il Banchetto della Felicità a La luna e i calanchi
Grata a tutte e tutti per questa meravigliosa esperienza di gioia

"...Ad Aliano eravamo io, Marò, Banchetto. E Rifugio. Banchetto era nella sua versione da strada, che sta tutto dentro di sé, parole nuove comprese, che poi erano tutte quelle “scritte per lui che non le legge più” ad Elsewhere. Ho aperto le nuove tovaglie ricamate, prese al mercato, e anche il centrino giallo che mi aveva regalato la Donna di Fuoco, ho steso per terra un telo con farfalle stampate e ho scritto su una lavagna “siediti qui un momentino e mentre aspetti che arrivi qualcosa scrivi, leggi, stai, vivi”..."

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14/08/2023-5:21 Ho sognato Michela Murgia . Eravam

14/08/2023-5:21
Ho sognato Michela Murgia . Eravamo insieme ad altre persone, quasi tutte donne, sembravano le donne del cerchio, de Il Gineceo di Reggio Calabria, quelle che ci incontriamo a Cala Morgana. Stavamo per iniziare una riunione, io ero al centro. Per raggiungere il luogo di questa riunione, ho dovuto percorrere un tragitto con ostacoli fisici da superare, passare attraverso una finestra, ad esempio, di cui ho rotto un pezzo, e poi non tutte erano sedute nella sala, alcune ascoltavano da fuori perché volevano comunque stare lì e io le lasciavo fare, perché era come se non fossero pronte. Un uomo accanto a me mi diceva che era tempo di iniziare, io stavo aspettando che tutte prendessero posto.
Con Michela c'era una bambina che piangeva, arrabbiata perché voleva stare con lei, sembrava fosse sua figlia. Un'altra donna cercava di farla stare buona, la prendeva in braccio, ma la bimba voleva stare con la madre. Lei sembrava seccata e io le ho detto che potevamo provare a farla stare con noi, alla riunione, che sarebbe stata sicuramente buona. Sembrava che fossimo lì per prendere decisioni importanti.
Lei mi ha detto che la bambina è sempre arrabbiata e che in fondo lo è spesso anche lei, "addirittura al mio matrimonio, mia figlia mi ha detto "mamma, ma perché devi essere sempre così arrabbiata?">
Lei rideva, noi ridevamo, sonoramente.
E poi mi sono svegliata e l'ultima immagine che mi resta del sogno è Michela che ride e io con lei.
La cosa che mi veniva da dire, allora, mentre scrivevo e guardavo il cielo diventare sempre più chiaro per il giorno che stava arrivando, sveglia, ma non del tutto, è che possiamo smettere di essere arrabbiate, che non si arriva a niente con la rabbia. Forse fa solo male al nostro corpo, ci entra dentro e ci impedisce di andare avanti nel nostro cammino, ci impedisce di portare le nostre idee nella vita. Allora, forse, è il sorriso l'arma più potente al mondo, quella che apre tutte le strade.
Chi ha fatto pace con la propria bambina interiore non lotta più, né con gli altri né con sé stessa, semplicemente sorride e trasforma il mondo così, ridendo.
[Continua nei commenti]
#michelamurgia #sogno #bambina

Stamattina, passeggiando tra i vicoli di Aliano, m

Stamattina, passeggiando tra i vicoli di Aliano, mi sono resa conto di non aver staccato e posato questo cartello nella valigia che custodisce Banchetto. L'ho dimenticato lì, nonostante sia un oggetto a cui tengo moltissimo perché in quel pezzo di legno, trovato in spiaggia questo inverno, c'è un grande sogno, che sta emergendo dalla confusione primigenia.
È un sogno sognato diversi anni fa, è un esperimento nebuloso che è ritornato in questi lunghi mesi passati, è un'immagine di desiderio in cui ci sono io e un'altra persona, entrambi di spalle. Io indosso un vestito lungo, di un verde terra, mosso da un vento per poter trasformare, lui una camicia bianca, con le maniche arrotolate, per poter costruire.
È una casa. È una porta che non si chiude a chiave. È un abbraccio allenato a lenire. È un piatto caldo che si trova. È restare ad ascoltare.

Come spesso mi accade, le cose sognate diventano vive e si muovono nel mondo indipendentemente da me e decidono del loro tempo e della loro storia.
In questi giorni passati qui, per La luna e i calanchi, lo spazio del Banchetto è diventato Rifugio di Anime, Sperse e ritrovate. È bastato stendere un telo per terra, attaccare quel cartello e lasciare fogli bianchi da riempire di parole. Di poesia spontanea. Di poesia di strada.
Le anime si cercano e si ritrovano e i luoghi le accolgono.
Oggi ho capito che il Rifugio è nato. Ha vita propria. Decide per sé.
Io sono solo colei che lo porterà in viaggio, appendendo un cartello, stendendo un telo, aprendo una porta, prestando una penna.

Mi guardo e sono ancora di spalle. E lo è anche lui. Guardiamo davanti a noi, chissà che cosa.

Banchetto e Rifugio.
Banchetto è Rifugio.
Venite a cercarci.

LB

"Sono uscita da quel mondo a novembre dell'anno sc

"Sono uscita da quel mondo a novembre dell'anno scorso, in fretta, senza saluti e senza bagagli. Era diventato troppo fastidioso, troppo noioso per me, per quello che stavo vivendo, per la rivoluzione che avevo iniziato. Mi stava rubando troppo tempo prezioso.
Oggi vi faccio ritorno, cambiata, asciugata, nutrita di altre parole e di altre storie. Di nuovo sola, probabilmente per molto tempo ancora, probabilmente per sempre. E così salda nei voti che ho preso.
Non torno per animare le mie solitudini, per riempire i miei vuoti, per dichiarare la mia esistenza, come feci un tempo. No.
Le mie solitudini sono state animate dalla vita che continua ad andare avanti. I miei vuoti sono stati riempiti dal dolore di un'assenza che ormai è parte di me, forse lo è anche più di prima, di quando era presenza, di quando era battaglia di anime affini nell'inquietudine. La mia esistenza non ha più bisogno di essere dichiarata, esiste anche nell'ignoranza del mondo.
E allora perché ritornare?"

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Io e Banchetto siamo prontissimi per raggiungere A

Io e Banchetto siamo prontissimi per raggiungere Aliano e i tanti artisti che animeranno le vie del paese e il festival "La Luna e i Calanchi", dal 18 all'alba del 22 agosto. Condivideremo il viaggio con una donna straordinaria, la Custodea della Casa delle erbe della Locride, Marò D'Agostino. Siamo entusiaste, felici, emozionate come due bambine. Porteremo le nostre storie, le nostre parole, le nostre visioni e le metteremo insieme in questa riunione poetica di anime sensibili. Venite e cercateci tra le vie e le case di Aliano, noi vi aspettiamo a braccia e cuori aperti! #aliano #lalunaeicalanchi #lucania #ilbanchettodellafelicitadilb #artedistrada #buskers #artistidistrada #francoarminio

Dalla tarda mattinata di domenica 14 troverete me

Dalla tarda mattinata di domenica 14 troverete me e Banchetto a MAMIMU, alla @massariadusonu a San Pantaleone (RC), insieme a tanta bellissima gente, musica, ulivi e panorami grecanici. Noi vi aspettiamo! Per info sull'acquisto dei biglietti mandate un messaggio a @magicamisticamusica

Io credo nell'Amore, nella Bellezza e nel Vento. E

Io credo nell'Amore, nella Bellezza e nel Vento.
E adesso comprendo quella voce, quel giorno, che mi diceva che non si può fermare ciò che il Vento sceglie.

Grazie a @sara.grillo.940, che costruisce tamburi, governa fuochi e fotografa con l'amore.

Tra pochissimi giorni ci vediamo al @kalabriaecofe

Tra pochissimi giorni ci vediamo al @kalabriaecofest !!! Venite a trovarci per scoprire quante cose meravigliose abbiamo da dirvi! Tutte le informazioni su www.kalabriaecofest.it

Aspetto il giorno di ieri con gioia, da qualche an

Aspetto il giorno di ieri con gioia, da qualche anno. Raccolgo fiori e preparo l'acqua di San Giovanni e i mazzetti di erbe e fiori da regalare a due amiche, le mie Sangianne, T. e E., le cummari 'i mazzettu.

È una tradizione tipicamente femminile che si ritrova in diversi luoghi e in diverse modalità. Ma restano sempre l'acqua, i fiori e la Luna.

Aspetto il giorno di ieri con gioia, da qualche an

Aspetto il giorno di ieri con gioia, da qualche anno. Raccolgo fiori e preparo l'acqua di San Giovanni e i mazzetti di erbe e fiori da regalare a due amiche, le mie Sangianne, T. e E., le cummari 'i mazzettu.

È una tradizione tipicamente femminile che si ritrova in diversi luoghi e in diverse modalità. Ma restano sempre l'acqua, i fiori e la Luna.

L'anno scorso ero in un altro luogo e Lui mi ha accompagnata nella raccolta, tra la campagna lungo la strada verso Casa e il giardino. Ero arrivata proprio quel giorno. Abbiamo messo l'acqua e il raccolto in una larga bacinella di rame, l'abbiamo accolta tra le nostre gambe, uno di fronte all'altra, ci siamo presi per mano e abbiamo riunito le nostre energie, come l'uomo e la donna del principio, dentro la luce della Luna e di fronte al Grande Albero. Quell'Albero mi ha sempre affascinato, con quelle due punte che crescevano, una accanto all'altra, insieme ma separate...

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Le evoluzioni dell'umore in una giornata, i fiori,

Le evoluzioni dell'umore in una giornata, i fiori, i gatti, l'acqua che scorre, le piazze e le panchine...Vi racconterò tutto... #blogger #locride #dreher #eremodisantilarione #cascateallaro #allaro #calabria

Praticamente la mia vita. Su una bustina di zucche

Praticamente la mia vita. Su una bustina di zucchero di canna. Stamattina a colazione. Giusto per chiarire subito le cose. #lifeisbeautiful #universe #unicorns #universo #unicorni

Ci ritroviamo in questo fine settimana a #roccella

Ci ritroviamo in questo fine settimana a #roccellajonica con il festival @va_in_porto ... Il #banchettodellafelicità è prontissimo ad accogliere tutte le storie e le anime che vorranno giocare insieme all'Universo! #felicità #lifeisbeautiful #artistidistrada #buskers #calabria #rifugiodelleanimesperse

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