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Pezzetti
L’altra sera sono uscita con la Ragazze per una delle nostre “uscite rituali”, ovvero quelle in cui lasciamo cadere per terra (o nel mare…dipende) un pezzetto di ciò che siamo state e che non fa più parte di noi. Ne parliamo tutta la sera, lo esaminiamo, lo osserviamo dall’esterno, lo valutiamo per tutto ciò che ci ha dato e tutto ciò che ci ha preso e lo ringraziamo prima di lasciarlo andare. Ce ne liberiamo, così da far spazio ad altri pezzetti di noi che erano nascosti e che costruiranno ciò che saremo. Un po’ come perdere i denti da latte. Un po’ come cambiare la pelle. Un po’ come fa…
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Fallimenti
Nella mia precedente vita (ovvero qualche anno fa) vivevo il fallimento come un dramma. Era un buco nero che avrebbe irrimediabilmente risucchiato e azzerato tutti gli sforzi che facevo per raggiungere la perfezione. Il fallimento mi faceva capire che non sarei mai stata perfetta nonostante tutte le energie che consumavo in questa titanica impresa. Ieri mi dannavo, piangevo, lanciavo piatti per terra, non riuscivo a respirare, oggi rido sonoramente di me stessa: mentre cado (come è successo stamane appena uscita dal bar dopo l’aperitivo con il Locrideo), mentre sbaglio, mentre mi dimentico le cose e mentre fallisco, con soddisfazione. Per esempio. L’altro giorno mi chiama Dino e mi dice “Little…
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#LittleBirdsOnFB_03
“Mia cara, la nostra natura l’abbiamo tenuta nascosta per troppo tempo. Non eravamo pronte quando eravamo più giovani. Ci vuole una gran forza interiore per essere completamente libere di essere se stesse. Oppure bisogna essere pazze.”
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#LittleBirdsOnFB_02
Quando guardi orizzonti diversi dal tuo, quando scruti cieli diversi dal tuo, quando cammini per strade diverse dalla tua, quando osservi pietre diverse dalle tue, apri gli occhi quanto più puoi. Se esce fuori una lacrima lasciala scendere: è la tua anima che si pulisce
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Io e la Calabria
E cosa vuoi che dica il mio articolo? di cosa vuoi che io parli? Voglio che dica cosa si dovrebbe finalmente fare per far andare le cose per il verso giusto, lineare, semplice, incisiva e penetrante come sai essere tu Ognuno dovrebbe fare il proprio dovere, dagli amministratori, al cittadino, all’operatore delle società partecipate, tutti Ma c’è un problema, quanto senso di appartenenza a questa città pensiamo di avere? Quanto ci sentiamo legati alla terra in cui siamo nati e quanto ci identifichiamo con essa? Finché ci aspetteremo che la soluzione ai problemi debba arrivare dagli altri non ci potrà essere sviluppo e crescita e questo è purtroppo un problema…
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#LittleBirdsOnFB_01
Tornare alla terra Sentirsi di nuovo bambini Togliere le foglie dai capelli Osservare il ragno che ti cammina addosso Assorbire negli occhi il verde delle foglie e nei capelli il marrone della terra Chiudere gli occhi e scoprire che siamo in grado di respirare con lei
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Capitolo I
La casa sorgeva sulla cima della collina che domina la valle del Nirto. Non c’erano altre case vicine, solo un capanno, anzi una vecchia casa in pietra, dentro cui si conservavano gli attrezzi per il lavoro nei campi. Il Barone viveva da solo perché non amava la compagnia. Aveva paura di perdere le proprie abitudini che ormai scandivano le sue lunghe giornate. In realtà il Barone aveva molte paure e tutti quei suoi strani rituali gli servivano per allontanare i fantasmi del passato che ancora, dopo tanti anni, tornavano a fargli visita quando meno se lo aspettava. La casa era molto grande, troppo grande per un uomo solo, e il…
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Conservare e cancellare
Io penso spessissimo a questa cosa qui, ovvero al fatto che tutte le parole che scriviamo si possono cancellare o conservare. Ieri ero in un club molto esclusivo in città (…così mi dicono), aperto solo ai soci che ne fanno parte: velluti, mobili in stile, specchi, libri, un pianoforte a coda e tutto intorno un bel giardino a creare un filtro/barriera tra noi e loro. Una barriera per conservare quello che può entrare e per cancellare quello che resta fuori. Per carità…gentilissimi tutti ed educatissimi e garbatissimi e compitissimi. Ecco, issimi. Apparentemente perfetti. Insomma, non era l’ambiente ideale per me che sono notoriamente e felicemente imperfetta. E il destino si è impegnato…
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Il viaggio
Sono arrivata da questo mare. Queste onde mi hanno portato fino a qui e questi scogli hanno distrutto la mia barca. Adesso non posso più tornare indietro. Non posso restare laggiù al mare, devo andare a scoprire questa terra. Risalgo a fatica il promontorio: mi fa male un piede, ho sbattuto su una grossa pietra. Il sole è così forte che non riesco a guardare l’orizzonte. Il mio viaggio è iniziato. Risalgo dal mare seguendo la traccia dell’acqua. Le fiumare scendono dalla montagna e gonfiano il mare. Sono i rivoli fertili che scendono dalle valli aperte della montagna. La montagna femmina apre le valli al mare. E scendono rivoli fertili.…
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#LittleBirdsOnFB_00
La Dea Madre. Lì dove gli uomini hanno i capelli scuri e gli occhi chiari. Lì dove le donne governano da dietro una finestra. Lì dove gli uomini abbassano lo sguardo se una donna li guarda dritto negli occhi. Lì dove le donne sono il bene e il male. Lì dove tutto inizia. Lì, nel cuore della mia terra femmina. Grazie a quanti hanno reso possibile il viaggio e a quanti ho incontrato lì.