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#LittleBirdsOnFB_20
Delle porte che apriamo. Delle soglie che attraversiamo lasciandoci dietro ciò che eravamo. Dei nuovi cieli che saranno sopra di noi. Della forza che abbiamo trovato. Del coraggio di non tornare più indietro. Degli sguardi che ci hanno accompagnato. Delle risate che ci hanno sostenuto. Di tutto questo vorrei dirvi e di come, ancora, il tuffo nella vita sia sempre possibile. Di questo vi dirò. Questo vi mostrerò. Per questo vi accompagnerò. LB
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A, B, C.
La sera prima ero in un castello a offrire sigari e bere rum. La mattina dopo su un aereo partito all’alba. Solo un paio d’ore di sonno, in auto, una di quelle cose che si fanno da ragazzi perchè c’è il fisico a sostenerti. Colazione in aeroporto, qualcuna suona il pianoforte. Una voce calda inizia a cantare Stormy Weather, come se sapesse che adesso sono calma come dopo che la tempesta è passata. Passerei l’intera giornata in questo luogo, che è così pieno di storie. Altro che “nonluogo” senza identità. Qui c’è l’umanità che ti travolge. E poi ci sono quelle storie. Mi diverto a riconoscerle negli occhi che mi…
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#LittleBirdsOnFB_19
Sul nostro corpo possiamo leggere la storia della nostra anima. Ci ho pensato oggi rivedendo il taglio da cui sono nati i miei figli. Non si tratta di un’anima chiusa dentro un corpo, ma di un corpo plasmato dall’anima: quando ti guardi allo specchio riconosci la tua felicità o la tua sofferenza nelle pieghe ai lati delle labbra o nei tagli che hai sulla fronte. Ecco perchè dovremmo amare tutti i nostri corpi. Non sono altro da noi. E ogni nuovo neo che scopro sul mio corpo mi ricorda che ogni giorno scrivo una pagina della mia storia.
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LittleBirdsOnFB_18
Ho attraversato molte vite. In particolari stati di grazia mi ritornano alla mente. Non rivivo mai le quotidianità di quelle vite. Quelle che rivivo sono le mie morti. Quasi tutte violente e inaspettate. Sono stata bruciata, soffocata, sparata. Non so dire se me lo meritassi perché nient’altro so di quelle vite. Ma forse no, perché ogni volta ho vissuto la sorpresa della morte, l’ingiustizia per un tempo futuro che mi veniva negato. Eppure sono rinata sempre. E ho imparato a rinascere ogni volta che tocco gli abissi della mia esistenza. Ogni volta che le mie certezze si sgretolano. Ogni volta che vengono bruciati i piani di un futuro, io ne…
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#LittleBirdsOnFB_17
A sinistra, una donna. Sono io. A destra, un uomo. Non importa chi. Tette a sinistra, pettorali a destra. Una donna a me dice “eh…sempre questa scollatura!” mentre a lui non dirà mai “usa sempre questa scollatura”. Ma lo penserà, sempre. Io sono quella che le fa vedere perché non ha altro da fare (e non la invitano alle feste, sia chiaro!). Lui è quello che “vabbè è giusto, va in palestra, è normale che le faccia vedere dopo tanti sacrifici e allenamenti” Io sono quella che per fortuna prende la vita con ironia. PS: non fateci caso. Sono scazzata. E fa caldo. E vorrei essere in riva al mare…
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#LittleBirdsOnFB_16
Quando ti dicono che sei speciale, unica, grande, ecc ecc…credici, ma comincia a rimboccarti le maniche: sarai da sola e avrai bisogno di tutta la tua forza per dimostrarlo. Quando ti dicono che sei speciale pensano che tu non abbia bisogno di niente e nessuno per andare avanti: niente incoraggiamenti, niente spinte, niente consigli. Non è così.
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#LittleBirdsOnFB_15
Ci sono giorni in cui alcuni incastri funzionano e altri meno. E ci sono giorni in cui senti l’amore che qualcuno ha deciso di regalarti. E in questi giorni, quando le piogge monsoniche lavano via tutto il superfluo, ti rendi conto che tutto l’amore che senti e che ricevi è l’unica cosa per cui valga la pena vivere.
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#LittleBirdsOnFB_14
Il mio assistente sostiene che io dica corbellerie. Me ne concede solo due al giorno e alla terza mi rimprovera, arrogandosi il diritto di essere il solo a poter oltrepassare il limite consentito delle corbellerie. Mi dice che io sono io e non posso permettermelo. Eppure, ci sono le volte in cui mi chiedo come sarebbe se all’improvviso sparissi all’istante, come se non fossi mai esisitita. Come sarebbe se io fossi come la luna, che nasconde nell’ombra il suo viso?
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Di inquietudini e di capre.
Dice “Little Birds quando sei inquieta cosa fai?” “Guarda, ci sono giorni in cui mi basta ingozzarmi di pane con quella crema spalmabile alla nocciola, lo strumento del diavolo per intenderci, altri in cui devo andare alla ricerca di luoghi più selvaggi e inquieti di me”. E così ho fatto quel giorno. Ho preso la strada che conosco meglio, quella che ha un binario e il mare da un lato e la montagna dall’altro. Ho guidato senza fretta, perché l’inquietudine è affamata di tempo. Vuole panorami ampi in cui smarrirsi. Segue la ciclicità delle onde, raccoglie quello che hai dentro e lo trascina fuori sbattendolo sulle pietre. Ha bisogno di…
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Respira
Ci sono mattine in cui le storie si svegliano prima di te e l’unica cosa da fare è lasciarle uscire fuori per evitare di rimanerne soffocata. “Respira!” era ciò che le dicevano sempre quando aveva quelle crisi in cui le mancava il fiato. “Stai calma e respira!”. Li odiava quando glielo dicevano, perché lo sapeva benissimo che respirare era l’unica cosa da fare in quei momenti e non è che non volesse farlo. Ma non riusciva a farlo. Come se fosse facile respirare, come se bastasse inspirare l’aria dal naso, sentirla passare in gola e spingerla giù fino ai polmoni. Era l’aria a non voler entrare nel suo corpo. Oppure…